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"L'agricoltura sembra molto semplice quando il tuo aratro è una matita e sei a un migliaio di miglia dal campo di grano"
D.E.

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L’USO DEI DRONI IN VITICOLTURA

L’agricoltura di precisione è senza ombra di dubbio il futuro in viticoltura perché permetterà di aumentare l’efficienza dei sistemi colturali e di ridurre notevolmente gli sprechi e l’inquinamento. Sicuramente l’occhio esperto di un agricoltore è la chiave per una produzione di qualità, ma quando le superfici iniziano ad essere importanti i droni possono venirci in aiuto.

Quando parliamo di droni in agricoltura parliamo di specifici modelli creati per questo scopo, equipaggiati con fotocamere “speciali” in grado di darci una vista d’insieme di tutta l’azienda sullo stato di salute delle piante, anche dove il nostro occhio non riesce a vedere. Con quest’ultima frase, quasi provocatoria, facciamo riferimento al fatto che le fotocamere installate sui droni pensati per l’agricoltura riescono a vedere oltre lo spettro del visibile, composto dai colori, riuscendo a catturare anche l’infrarosso. Questo è reso possibile dalle fotocamere multispettrali, composte da diversi sensori, ognuno adibito a un diverso intervallo di lunghezze d’onda; solitamente rappresentate dal Verde (G): ± 560 nm, dal Rosso (R): ± 650 nm, dal Red Edge (RE): ± 730 nm e dal Vicino-infrarosso (NIR): ± 860 nm.

E a che servono queste informazioni?

Dagli studi si è visto come le piante, in condizione di buona salute, assorbono maggiormente la lunghezza d’onda del rosso e riflettono alti livelli di verde e infrarosso, mentre in condizioni di stress non riescono ad assorbire la totalità del rosso e riflettono bassi livelli di verde e infrarosso. Misurando quindi la quantità di luce riflessa per ogni precisa lunghezza d’onda e facendo il rapporto tra di esse, è possibile avere degli indici che vadano a indicare se le piante sono sane o se hanno delle problematiche.

Tra gli indici maggiormente utilizzati abbiamo:

NDVI: (Normalized Difference Vegetation Index) è un indice che utilizza il Rosso (R) e il Vicino-infrarosso (NIR) e rappresenta la densità e lo stato di salute della vegetazione.

GNDVI: (Green Normalized Difference Vegetation) è una variante dell’NDVI in cui viene utilizzato il Verde (G) al posto del Rosso (R), così facendo è possibile stimare l’attività fotosintetica della pianta.

NDRE: (Normalized Difference Red Edge) è un indice equivalente all’NDVI ma che viene utilizzato quando la vegetazione è molto sviluppata e l’NDVI va in saturazione; in questo caso vengono utilizzati il Red Edge (RE) e il Vicino-infrarosso (NIR).

LCI: (Leaf chlorophyll index) rappresenta il contenuto di clorofilla nelle foglie e viene calcolato utilizzando il Verde (G), il Red Edge (RE) e il Vicino-infrarosso (NIR).

OSAVI: (Optimized Soil-Adjusted Vegetation Index) mostra la densità della Canopy in campo sfruttando il Rosso (R) e il Vicino-infrarosso (NIR).

Attraverso questa serie di parametri è possibile quindi realizzare delle mappe dei vigneti con le piante in buona salute colorate di verde, mentre le vigne più o meno stressate colorate rispettivamente di giallo, arancio o rosso a seconda della gravità.

Grazie a queste mappe sarà quindi possibile effettuare delle concimazioni a rateo variabile o individuare delle problematiche, come guasti nell’impianto d’irrigazione o carenze nutrizionali, che possono essere successivamente risolte.

Attraverso specifici software è inoltre possibile realizzare una mappa 3D del vigneto, grazie alla quale si può quantificare il volume della chioma, così da effettuare i trattamenti in proporzione alla superficie fogliare, e contare rapidamente le fallanze senza dover passare fisicamente tra i filari.

Fino a pochi anni fa poteva sembrare uno strumento futuristico, difficilmente utilizzabile e dai costi eccessivi, ma nel 2023 può essere considerata una tecnologia matura e dai prezzi sempre più bassi e competitivi; non abbiamo dubbi che entro la fine del decennio sarà uno strumento incredibilmente efficace e che sarò sfruttato da quasi la totalità delle aziende agricole.

droni agricoltura