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Bollettino Agrometeorologico Vite n°15. 2023 del 10.07.2023

INDICAZIONI METEOROLOGICHE

  • Martedì 4 luglio un temporale ha interessato la Lugana con 15-30 mm e picchi fino a 50 mm in prossimità di Peschiera d/G. Da 6 a 10 mm sono scesi anche in Valtènesi e nella zona di Capriano del Colle. Solo rovesci da 1 a 3 mm in Franciacorta. Sulla collina bergamasca sono scesi ulteriori 5-15 mm in prosecuzione al temporale di lunedì 3 sera.
  • Mercoledì 5 luglio sono scesi ulteriori 15-25 mm in Lugana con nuovi picchi sui 35 mm verso Peschiera d/G e ulteriori 10-15 mm in Valtènesi. Tra Botticino, Gavardo e Prevalle il temporale ha portato anche 20-35 mm. Da 5 a 10 mm sono scesi sul resto del territorio.
  • Giovedì 6 luglio dei temporali mattutini hanno portato da 40 a 60 mm sulla collina bergamasca. Da 15 a 25 mm sono scesi in Franciacorta occidentale e Valtènesi. 5-10 mm sono scesi nella Franciacorta orientale, collina di Brescia, Capriano, zona di Botticino e Lugana.

Da venerdì il tempo si è stabilizzato e le temperature sono incrementate fortemente.

Pur rimanendo in un contesto di alti geopotenziali e alte temperature il flusso occidentale tenderà ad ondulare, specialmente a partire da metà settimana, e questo potrebbe portare alla genesi di temporali anche di forte intensità, simili a quelli visti la scorsa settimana, ancora una volta più probabili nelle zone pedemontane e a ridosso dei rilievi.

Dati meteo 3 luglio – 9 luglio

LocalitàT minData T minT maxData T maxPiovosità Somma mm periodoUltimo giorno pioggiaUltima pioggia mmOre bagnatura fogliare
Botticino16,36/735,99/770,46/711,821
Calvagese14,96/733,39/771,26/71620
Puegnago15,56/734,49/761,66/722,6N.P.
Sirmione17,38/733,69/758,86/74,233
Cortefranca16,66/734,19/7326/724,8N.P.
Paderno F.C.167/732,78/713,66/78,644
Gussago Stella15,56/734,79/713,66/78,625
Poncarale*14,67/7359/711,46/71,243
Tremosine11,27/730,59/743,46/79,841
http://meteo.provincia.brescia.it/ – N.P: dato non disponibile. *: possibile sottostima pluviometro.
Meteogramma per Brescia città, con finestre per irrorazione.
https://www.meteoblue.com/

FASE FENOLOGICA

La vite risulta mediamente compresa chiusura grappolo (BBCH 77) e inizio maturazione (BBCH 81) nelle aree più precoci e su varietà precoci.

GESTIONE DELLA VEGETAZIONE

Ricordarsi di trinciare l’inerbimento prima di eseguire il trattamento per il controllo di scafoideo al fine di tutelare gli insetti utili.

Dove le viti sono molto vigorose per via della disponibilità idrica nei suoli e/o della combinazione varietà/portainnesto vigorosa, effettuare nuove cimature.

PERONOSPORA

Rischio medio, in calo

Permangono condizioni di rischio medio in relazione alle bagnature fogliari e alla situazione di campo.

In tutti gli areali sono presenti infezioni su foglia o su grappolo in relazione ai seguenti fattori:

  • Varietà sensibile;
  • Località con elevata predisposizione allo sviluppo dell’infezione;
  • Linea di difesa inadeguata;
  • Metodo di distribuzione poco efficace.

In relazione a quest’ultimo punto si rammenta che il volume di acqua utilizzata deve essere adeguato alla bagnatura di tutta la vegetazione: il volume minimo efficace è pari 150/200 lt/ha con progressivo aumento della bagnatura e dell’efficienza fino a 300/350 lt/ha in relazione al sistema di allevamento e al volume di vegetazione.

Un ulteriore fattore caratterizzante l’efficacia del trattamento è il volume di aria in grado di far penetrare nella vegetazione l’acqua distribuita: macchine con limitati volumi di aria o flussi eccessivamente concentrati non consentono la corretta penetrazione, lasciando scoperte ampie parti della vegetazione.

Tali limiti sono soprattutto evidenti dal momento in cui non sono utilizzati prodotti sistemici o citotropici.

Nel corso dei sopralluoghi di campo si è verificata una certa difficoltà di oxathiapitrolin in miscela con zoxamide a coprire la nuova vegetazione.

Riguardo alla linee di difesa si sta evidenziando una certa difficoltà, per buona parte delle sostanze attive, nel garantire il termine minimo di copertura e nella totalità dei casi è sconsigliato utilizzare i prodotti al termine massimo di copertura. Tali evidenti limiti dovranno essere meglio approfonditi al fine di valutare adeguatamente le prescrizioni contenute in etichetta e per definire linee di difesa adeguate.

Per questo si consiglia di mantenere la distanza tra i trattamenti al minimo indicato in etichetta o alternare s.a. in modo da tornare in copertura ogni 7/9 giorni, soprattutto nelle località e sui vitigni più sensibili.

Ricordiamo che la maggior parte delle sostanze attive sistemiche e citotropiche hanno una scarsa mobilità nel grappolo e, pertanto, su quest’organo, buona parte della difesa è mantenuta dai prodotti di copertura.

Per le aziende a basso rischio è possibile intervenire con una sostanza di copertura impiegata da sola, mentre nelle altre situazioni consigliamo di utilizzare una delle seguenti miscele:

Sostanza attiva Sistemica / CitotropicaSostanza attiva di copertura
Fosetyl AlRame
DimetomorfRame
MandipropamideRame
BenthiavalicarbRame
IprovalicarbRame
ValifenalateRame
Cimoxanil*Rame
Fosfonato di potassioAmetoctradina
DimetomorfAmetoctradina
Fosfonato di sodioCiazofamide
DimetomorfZoxamide
MandipropamideZoxamide
CimoxanilZoxamide
Fosetyl AlZoxamide

*Cimoxanil può integrare le miscele Fosetyl Al + Rame e Fosetyl Al + Zoxamide.

Con infezioni in corso può essere interessante l’impiego di olio essenziale di arancio che ha un’azione fisica che si esaurisce in poco tempo, agendo per contatto e portando le pareti di miceli, conidi ecc. al disseccamento. Generalmente si utilizza al dosaggio di 1,6 litri per ettaro e nel caso di impiego in miscela con zolfo, si consiglia di non andare oltre i 2 kg/ha di zolfo, per evitare problemi di fitotossicità. L’olio essenziale di arancio presenta anche un’azione insetticida in quanto causa il disseccamento della cuticola degli insetti, ma solo con esoscheletro molle e negli stadi giovanili.

Per quanto riguarda i vigneti a conduzione biologica si consiglia la distribuzione di 250-300 grammi/ettaro di rame metallo (inteso come sostanza attiva, non come dosaggio del prodotto commerciale). L’aggiunta di zolfo in formulato liquido, per il controllo dell’oidio, migliora la resistenza al dilavamento del rame. Pertanto, è possibile usare metà o un terzo del dosaggio previsto per lo zolfo, in forma liquida e la restante parte, in forma bagnabile.

OIDIO

Rischio alto, in calo

Intervenire con zolfo al dosaggio di 4-6 kg/ha. Nelle aree con infezioni ricorrenti e su vitigni sensibili è possibile innalzare il dosaggio dello zolfo a 6-8 Kg/ha o abbinare allo zolfo la sostanza attiva spiroxamina*, o triazoli* (mefentriffluconazolo, penconazolo, tetraconazolo, difenconazolo e tebuconazolo), o metrafenone*/pyrifenone* o fluxapyroxad* o ciflufenamide*, o proquinazid*, o meptyldinocap*, o bupirimate*. Per le limitazioni da Disciplinare, consultare il bollettino numero 4 del 26 aprile.

Un intervento antiperonosporico e antioidico ed il successivo, possono essere intervallati dall’impiego di zolfo ventilato alla dose massima consentita in etichetta o, in alternativa, all’olio essenziale di arancio (1,6 lt/ha in 200 lt di acqua) o al bicarbonato di potassio (da usare a 500 gr/hl con 200/300 litri di acqua). Gli ultimi due sono da distribuire in formulazione liquida sulla zona grappolo.

TIGNOLETTA

In aumento le catture registrate del volo di seconda generazione. Ad oggi, non si registrano infezioni di rilievo e gran parte degli interventi per il controllo dello scafoideo hanno consentito indirettamente anche il contenimento della tignoletta.

La seconda e terza generazione sono quelle che arrecano danni agli acini, penetrandovi e causandone il disseccamento e favorendo, soprattutto con la terza generazione, attacchi di botrite e marciume acido.

La soglia di intervento con il campionamento è generalmente la semplice presenza di uova o fori di penetrazione in vigneti solitamente infestati o il 5% di grappoli infestati nei vigneti non solitamente infestati. La soglia di intervento con le trappole (collocate a metà aprile) può essere indicativamente di 10/15 maschi/trappola/settimana.

Con insetticidi che svolgono la loro attività sulle larve neonate o anche sulle uova (ovo-larvicidi) il trattamento dovrà essere tempestivo ed eseguito a partire dalla fase di ovideposizione che in genere inizia 12-14 giorni dopo l’inizio delle catture dei maschi nelle trappole a feromoni. In caso di problemi il periodo consigliato per l’ovo-larvicida è questa settimana.

Con insetticidi tradizionali, invece, si interviene mediamente 7-8 giorni dopo il picco massimo dei voli, rilevato sempre con le trappole a feromoni.

Le sostanze attive acetamiprid (es: Epik SL) e i piretroidi (etofenprox, deltametrina, lambdacialotrina, tau-fluvalinate) (es: Trebon Up, Decis Evo, Karate Zeon e Mavrik Smart), ammesse da disciplinare su Scafoideo, sono in realtà attive anche su tignola e tignoletta.

Indichiamo di seguito le sostanze attive ammesse da disciplinare per il suo controllo.

Principi attiviIrac MoALimite singola s.a.Limite per gruppo di s.a.Tipo di azione
Confusione sessualeNC  /
Bacillus thuringensis11A  Larvicida
Piretrine3A  Abbattente
Spinosad533Larvicida
Spinetoram1Larvicida
Metossifenozide1812Ovo-Larvicida
Tebufenozide2Ovo-Larvicida
Clorantraniliprole281 Ovo-Larvicida
Emamectina61 Larvicida


SCAFOIDEO

Con Comunicato Regionale n°82 del 14 giugno Regione Lombardia ha dato le indicazioni per la lotta obbligatoria per il controllo di Scaphoideus titanus, vettore del fitoplasma della Flavescenza dorata.

Rispetto agli altri anni la novità è che sono OBBLIGATORI 2 TRATTAMENTI SU TUTTO IL TERRITORIO REGIONALE. E PER LE AZIENDE BIOLOGICHE SONO OBBLIGATORI 3 TRATTAMENTI.

  • Primo trattamento: dal 17 al 28 giugno 2023
  • Secondo trattamento: dal 30 giugno al 12 luglio, con un intervallo dal primo di circa 14 giorni
  • Biologici: primo trattamento dal 17 al 28 giugno 2023, i successivi ogni 12-14 giorni

La possibilità di ridurre il numero dei trattamenti è valutata e concessa solo Servizio Fitosanitario Regionale e per i comprensori in cui viene attuata la tecnica della confusione sessuale per il controllo della tignoletta della vite.

Di seguito i principi attivi impiegabili da disciplinare:

Rispetto allo scorso anno sono state inserite la deltametrina e la lambdacialotrina. Anche queste due sostanze attive appartengono alla famiglia dei piretroidi (con taufluvalinate ed etofenprox).

Principi attiviIrac MoALimite singola s.a.Limite per gruppo di s.a.
Sali potassici di acidi grassiNC Efficacia limitata su forme giovanili (fino a II-III età).
Olio essenziale di arancio dolceNC  
Beauveria bassianaNC  
Acetamiprid4A2 
Flupyradifurone4D  
Taufluvalinate3A Massimo 2 interventi tra tutti i piretroidi. Uno solo tra lambdacialotrina ed etofenprox.
Deltametrina 
Lambacialotrina1
Etofenprox
Piretrine3A  

Invitiamo attentamente a leggere bene le etichette in quanto alcuni prodotti commerciali a base di acetamiprid hanno il limite di 1 intervento su vite.