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Bollettino Agrometeorologico Vite n°19. 2023 del 07.08.2023

INDICAZIONI METEOROLOGICHE

  • Venerdì 4 agosto il temuto passaggio temporalesco, per la prima volta in questa stagione, si è rilevato sotto le aspettative, portando “solamente” 10-15 mm sulla collina bergamasca occidentale e 3-12 mm sul resto del territorio.
  • Sabato 5 agosto ha visto terminare in mattinata il peggioramento iniziato venerdì. Sono scesi da 2 a 8 su tutto il territorio bresciano.

In questo peggioramento in Lombardia hanno prevalso correnti inibenti e da nord e l’attività convettiva ha interessato maggiormente Veneto ed Emilia Romagna. In tutto l’areale si è registrato un forte calo termico con minime fin sui 15 gradi e massime sui 28-30 gradi.

La giornata di domenica 6 agosto è trascorsa interamente sotto correnti favoniche, anche intense, che hanno portato bassissime umidità (20-30%) e cieli tersi. Sicuramente fattori climatici molto utili per le uve, soprattutto nei vigneti grandinati.

Finalmente i modelli, anche sul lungo periodo, vedono tempo stabile e via via più caldo, ma senza eccessi, almeno fino a venerdì prossimo. Osserveremo, probabilmente, il secondo periodo senza piogge di questa stagione vegetativa. Il primo risale al 17-29 giugno.

Dati meteo 1 agosto – 6 agosto

LocalitàT minData T minT maxData T maxPiovosità Somma mm periodoUltimo giorno pioggiaUltima pioggia mmOre bagnatura fogliare
Botticino15,65/832,83/821,45/8524
Calvagese14,76/831,13/814,25/8626
Puegnago15,85/833,53/8105/84,6N.P.
Sirmione15,56/832,23/89,25/82,418
Cortefranca15,36/832,43/828,85/81,6N.P.
Paderno F.C.15,96/832,13/885/83,428
Gussago Stella14,95/833,63/811,25/82,216
Poncarale15,46/833,43/845/8325
Tremosine126/828,63/8185/84,838
http://meteo.provincia.brescia.it/ – N.P: dato non disponibile.

Meteogramma per Brescia città, con finestre per irrorazione.
https://www.meteoblue.com/

FASE FENOLOGICA

La vite risulta mediamente compresa tra inizio maturazione (BBCH 81) e maturazione in corso (BBCH 85).

GESTIONE DELLA VEGETAZIONE

Dove le viti sono molto vigorose per via della disponibilità idrica nei suoli e/o della combinazione varietà/portainnesto vigorosa, effettuare nuove cimature.

Attualmente, nei vigneti grandinati non si consigliano interventi.

Nei vigneti destinati alle uve di qualità è possibile intervenire con la defogliazione di invaiatura. Nei vigneti già sottoposti alla defogliazione post fioritura è possibile intervenire fin d’ora poiché i grappoli sono già abituati ad un elevato livello di insolazione. Nei vigneti in precedenza non defogliati è opportuno attendere dopo la metà di agosto, quando i ritorni di calore sono più improbabili.

Nel corso di queste operazioni possono essere eliminate le foglie dei primi 2/3 internodi, avendo cura di lasciare quelle più alte per garantire un po’ di effetto ombra nelle ore più calde. In corrispondenza di questa operazione è possibile districare i grappoli da altri grappoli, fili e tralci, esponendoli e disponendoli in modo corretto. L’elevato arieggiamento e l’insolazione favoriranno un’elevata sanità dei grappoli.

VIGNETI GRANDINATI

In tutte le condizioni si sconsiglia di intervenire a carico della vegetazione con potature. È opportuno lasciare quanta più legna possibile per valutare le azioni da fare nel corso dell’inverno, con la dovuta calma.

Al momento si consiglia di tenere sotto controllo le possibili infezioni di peronospora e altri patogeni fungini e batterici mediante l’uso del rame. Evitare interventi a dosi o con prodotti che possano portare a fenomeni di fitotossicità o blocco della vegetazione; piuttosto intervenire con regolarità, anche in relazione alle piogge ed ai conseguenti dilavamenti.

PERONOSPORA

Rischio medio, in calo

Al momento il grappolo e la vegetazione più vecchia è da considerare indenne nella maggior parte delle condizioni. Le foglie stanno mantenendo una buona efficienza fotosintetica anche in relazione al fatto che le piante non hanno sofferto di stress idrico. Peraltro, le defogliazioni o le rotture determinate dalla grandine hanno ridotto sensibilmente la superficie fogliare utile nei vigneti grandinati, per cui è necessario preservare la vegetazione di neoformazione.

In linea di massima si riconoscono due condizioni:

  • Vigneti senza infezioni di peronospora attive: in questi appezzamenti la difesa ha consentito di contenere l’avvio delle infezioni primarie e la capacità di moltiplicazione del patogeno risulta sensibilmente ridotta. In queste condizioni interrompere la difesa per le varietà precoci. Sulle varietà medie e tardive al momento non sono richiesti interventi, in relazione al miglioramento delle condizioni meteorologiche.
  • Vigneti con infezioni di peronospora attive: in questi appezzamenti la difesa non ha consentito di contenere l’avvio delle infezioni primarie e, pertanto, si stanno sviluppando continue infezioni secondarie, ogni qual volta si verifica bagnatura fogliare (piogge o rugiade). In queste condizioni è possibile eliminare parte della vegetazione infettata effettuando cimature. In virtù delle buone condizioni climatiche interrompere i trattamenti salvo nei casi di vigneti con forti bagnature fogliari notturne dovute alla rugiada (nella maggior parte dei casi il clima ventilato ha limitato tale fenomeno). In previsione di pioggia tornare in copertura con prodotti rameici.

Il quantitativo di rame metallo suggerito per tutti i metodi di produzione e per tutte le situazioni è pari a 200/300 grammi ettaro, in funzione della vegetazione presente.

Con infezioni in corso può essere utilizzato l’olio essenziale di arancio che ha un’azione fisica che si esaurisce in poco tempo, agendo per contatto e portando le pareti di miceli, conidi ecc. al disseccamento. Generalmente si utilizza al dosaggio di 1,6 litri per ettaro e nel caso di impiego in miscela con zolfo, si consiglia di non andare oltre i 2 kg/ha di zolfo, per evitare problemi di fitotossicità. L’olio essenziale di arancio presenta anche un’azione insetticida in quanto causa il disseccamento della cuticola degli insetti, ma solo con esoscheletro molle e negli stadi giovanili.

L’aggiunta di zolfo in formulato liquido, per il controllo dell’oidio, migliora la resistenza al dilavamento del rame. Pertanto, è possibile usare metà o un terzo del dosaggio previsto per lo zolfo, in forma liquida e la restante parte, in forma bagnabile.

OIDIO

Rischio medio, in calo

Intervenire con zolfo al dosaggio di 4-6 kg/ha. Nelle aree con infezioni ricorrenti e su vitigni sensibili è possibile innalzare il dosaggio dello zolfo a 6-8 Kg/ha.

SCAFOIDEO

Il consorzio Franciacorta ha dato disposizione di effettuare il trattamento contro scafoideo con finalità abbattente nei settori 2, 14 e 16 dell’areale (parte dei comuni di Paratico, Adro, Capriolo, Provaglio e Passirano), in seguito all’esito dei monitoraggi da loro condotti su autorizzazione Regionale, per ridurre il numero degli interventi obbligatori. Il trattamento abbattente per le aziende biologiche è da effettuarsi esclusivamente con prodotti a base di piretro. Per le aziende convenzionali è possibile utilizzare una delle sostanze attive indicate nel bollettino 12, eccetto olio essenziale di arancio dolce, sali potassici di acidi grassi e Beauveria bassiana.

Per maggiori dettagli invitiamo a consultare il bollettino emesso dal Consorzio.

TIGNOLETTA

Le catture registrate da monitoraggi effettuati in Valtènesi hanno rilevato un numero di individui pari a zero o prossimo allo zero. Ricordiamo che La soglia di intervento con il campionamento è generalmente la semplice presenza di uova o fori di penetrazione in vigneti solitamente infestati o il 5% di grappoli infestati nei vigneti non solitamente infestati.

La soglia di intervento con le trappole (collocate a metà aprile) può essere indicativamente di 10/15 maschi/trappola/settimana. Per le sostanze attive impiegabili si rimanda al bollettino 14.