INDICAZIONI METEOROLOGICHE
A partire da sabato 5 giugno l’instabilità pomeridiano/serale è divenuta quasi quotidiana. Sabato 5 sono caduti dai 5 ai 10 mm in Franciacorta, domenica 6 altri 10-15 mm in Franciacorta (con picchi di 18-20 mm verso Gussago), 3-8 mm in Valténesi e zona del Botticino e circa una decina nella zona di Capriano e Pozzolengo. Da segnalare che, mentre a Sirmione e Desenzano, verso il lago, non ha sostanzialmente piovuto, in zona Centenaro/Vaccarolo sono scesi fino a 35 mm. Lunedì 7 giugno sono scesi dai 3 ai 10 mm in Franciacorta, mentre in Lugana tra i 10 e i 20 mm, con nuovamente dei picchi nella zona di Centenaro e Vaccarolo sui 30-35 mm. Solo brevi rovesci nelle restanti zone. Martedì 8 giugno sono scesi circa 10 mm nella zona di Brescia città e Capriano del Colle, mentre altrove è precipitato poco o nulla. Mercoledì 9 giugno i rovesci hanno interessato la zona prossima al lago d’Iseo con circa 2-7 mm. I modelli mostrano una forte rimonta dell’anticiclone con isoterme elevate, a sancire la prima ondata calda stagionale, tuttavia sul lungo termine (dopo metà della prossima settimana), viene visto un passaggio perturbato in grado di attivare correnti umide e al contempo molto calde, da sud.
FASE FENOLOGICA
Fioritura – Inizio allegagione, grano di pepe sui vitigni più precoci
GESTIONE DEL SUOLO E DELLA VEGETAZIONE
Al termine della fioritura sarà possibile procedere con la cimatura e anche con una sfogliatura, per favorire l’arieggiamento della chioma e la penetrazione dei trattamenti fitosanitari.
La sfogliatura va effettuata con attenzione, per evitare poi problemi di scottature specialmente sui vigneti a bacca sensibile o su uve destinate alla produzione di spumanti.
Per questo motivo, in questi casi, è possibile sfogliare una sola facciata della banchina, in genere quella meno esposta alla calura che solitamente corrisponde al lato Nord o Est, eliminando le foglie in corrispondenza degli internodi con i grappoli, mentre non devono essere asportate le foglie superiori, che sono fotosinteticamente utili e ombreggiano nei momenti più caldi della giornata. La defogliatrice dovrà essere ben regolata in altezza.
La cimatura è bene non tardarla troppo, in quanto il rischio diviene quello di dover asportare troppa vegetazione con tutte le conseguenze del caso.
Attendiamo che per la prossima settimana esca il comunicato regionale relativo alla lotta obbligatoria nei confronti di Scaphoideus titanus, nel frattempo pianificare la trinciatura dei filari in modo da collocarla qualche giorno prima del trattamento insetticida.
PERONOSPORA
Rischio medio-alto
Il rischio per via della fase fenologica è da ritenersi alto, tuttavia il tempo si è stabilizzato e le temperature sono viste in forte aumento. Ripristinare la copertura laddove si è giunti al termine temporale di protezione e/o in previsione di nuove piogge. Si segnalano le bolle comparse in seguito alle piogge del 24 maggio, anche se non numerose, mentre a livello fenologico la fase della fioritura è molto delicata.
- Nelle zone più sensibili è consigliabile abbinare al prodotto di copertura, che può essere rame, folpet o zoxamide un prodotto sistemico come metalaxil m oppure oxathiapiprolin.
- Negli altri vigneti è possibile impiegare sostanze di copertura come ametoctradina o rame, in abbinamento a fosfonati, dimetormorf o altri CAA (iprovalicarb, mandipropamide, benthiavalicarb, valiphenal).
- Nei vigneti biologici intervenire con 300 – 350 grammi di rame metallo per ettaro.
OIDIO
Rischio medio-alto
Abbinare al trattamento per la difesa da peronospora un trattamento anti oidico con zolfo al dosaggio 600 g/hl. L’uso dello zolfo liquido, con o senza terpeni, consente di aumentare l’efficacia del trattamento e ridurre il dilavamento in caso di pioggia. In quest’ultimo caso è possibile utilizzare 2 lt di zolfo liquido assieme a 4 kg di zolfo bagnabile.
Nelle aree con infezioni ricorrenti e su vitigni sensibili impiegare spiroxamina, metrafenone o uno dei triazoli disponibili: difenconazolo, penconazolo, tebuconazolo, tetraconazolo, flutriafol. Non citiamo fenbuconazolo e miclobutanil in quanto revocati.
BOTRITE
L’intervento di pre-chiusura grappolo è consigliato solo nelle aree e sulle varietà sensibili a questo patogeno con le sostanze attive di seguito indicate. Il trattamento antibotritico deve essere mirato alla fascia dei grappoli e pertanto andrebbe essere eseguito da solo.