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Bollettino Agrometeorologico Vite n°18. 2022 del 18.08.2022

INDICAZIONI METEOROLOGICHE


Tra sabato sera 6 agosto e la notte di domenica 7 i temporali hanno interessato tutta la fascia pedemontana dalla bergamasca al Garda portando mediamente da 10 a 15 mm, con l’eccezione della collina di Brescia e comuni collinari limitrofi dove sono scesi fino a 25-30 mm. Più ai margini Valtènesi e Lugana con 3-10 mm.

Sia il 9 che il 10 agosto dei temporali localizzati hanno portato fino a 40 mm nella collina bergamasca tra Scanzo e Trescore. 11, 12 e 13 agosto hanno visto brevi rovesci sparsi, che hanno portato complessivamente da 2 a 7 mm da Brescia verso ovest. Nella serata di ferragosto un temporale proveniente dalla bassa bergamasca è riuscito a portare da 10 a 20 mm, dalla Franciacorta fino a Brescia città, mentre sulla collina bergamasca sono scesi dai 20 mm della Val San Martino ai 5 della Val Cavallina. Il temporale si è esaurito una volta oltrepassata Brescia città, scaricando solo 1-3 mm in Valtènesi e Lugana.

Mercoledì 17 un temporale notturno ha portato fino a 30 mm di pioggia ancora una volta nella collina occidentale bergamasca e poco/nulla a est di Bergamo.
Giovedì 18 agosto un esteso peggioramento mattutino dai caratteri autunnali ha portato mediamente dai 20 ai 30 mm su tutto il territorio con l’eccezione della Lugana, della bassa Valtènesi e della zona di Bedizzole/Mazzano dove sono scesi anche 40-50 mm di pioggia. Fa riflettere che un passaggio perturbato così esteso e in una singola giornata non si registrava dal 15 febbraio, quando scesero circa 40 mm su tutto il territorio.
Tra la serata di giovedì 18 e la mattinata di venerdì 19 è atteso un nuovo ed intenso passaggio, questa volta di stampo temporalesco e con possibilità di danni.
Le temperature sono tornate in media, ma concluso il peggioramento in corso il tempo si ristabilirà velocemente e la prossima settimana sarà di nuovo calda e stabile.

FASE FENOLOGICA


A seconda delle zone e delle varietà la vite è in corso di maturazione (BBCH 81-85). Le varietà precoci hanno le caratteristiche idonee per la vinificazione come base spumante e in alcuni casi anche come vino fermo. La prossima settimana è probabile che anche le uve a maturazione media di vigneti irrigui inizino ad avere caratteristiche idonee per base spumante o nei casi più avanzati per la produzione di vini fermi a media gradazione alcolica.
In diversi areali a causa della carenza idrica l’ingrossamento dell’acino è arrestato (acinellatura verde) e l’invaiatura non è omogenea e in alcune situazioni si osserva anche parziale appassimento del grappolo.

GESTIONE DELL’INERBIMENTO E DELLA VEGETAZIONE


Nella maggior parte dei casi gli inerbimenti sono disseccati dalla siccità. Solo nei casi di irrigazione a pioggia gli inerbimenti sono in fase di crescita attiva.
Con le precipitazioni cadute si avrà a breve un riavvio della crescita. In diverse zone i sintomi da stress idrico sono ancora accentuati e la prossima settimana andrà valutata la risposta delle piante alla nuova disponibilità idrica fornita dalle recenti piogge: ovunque sospendere le irrigazioni.
Cercare di tardare il più possibile eventuali operazioni di cimatura e trinciatura in modo da avvicinarsi alla vendemmia e quindi di effettuare tali operazioni un’unica volta.
Segnare le piante colpite da virosi, flavescenza e mal dell’esca, per facilitarne l’eliminazione nel periodo invernale.

PERONOSPORA


Rischio basso
Sospendere gli interventi per varietà precoci e/o vendemmie per base spumante.
La fase di invaiatura avviata rende di fatto il grappolo non attaccabile da parte del patogeno ed anche sulle foglie vecchie non si evidenzieranno infezioni. In seguito alle piogge potrà avviarsi qualche infezione di scarsa entità sulle femminelle, qualora fossero presenti e/o dove la vite riprenderà a vegetare in seguito alla disponibilità idrica.
Per i vigneti a vendemmia tardiva, per la Lugana e la Valtènesi,si potrà tornare in copertura prima del prossimo peggioramento o in conseguenza a continue bagnature fogliari da rugiada. Si consiglia di proteggere la nuova vegetazione che si svilupperà con:

  • Rame* (200-300 g/Ha di metallo),
  • Ciazofamide, Ametoctradina, Zoxamide* per coloro che non hanno intenzione di impiegare il rame o per le situazioni più a rischio. Possibilmente in miscela con sostanze attive che si redistribuiscono parzialmente come i CAA (dimetomorf, mandipropamide, iprovalicarb, valifenalate, benthiavalicarb) o cimoxanil nei limiti ammessi dalle etichette o dai disciplinari di produzione o con molecole sistemiche, come i fosfonati.
    Nei sistemi di allevamento a spalliera, in considerazione del fatto che la nuova vegetazione si svilupperà nella parte alta della cortina, si potrà intervenire solo su quella fascia.

OIDIO


Rischio basso
Nei vigneti a maturazione tardiva, associare ai trattamenti antiperonosporici per la conservazione delle vegetazione 2-4 kg/ha di zolfo bagnabile.


TIGNOLA


Dove si osservano danni da tignola intervenire secondo le indicazioni riportate nel bollettino numero 12 con una delle seguenti sostanze attive:

*ricordiamo che il prodotto è revocato, non è più acquistabile e il suo impiego terminerà il 19/09/2022.


In alcuni casi i danni si sono verificati anche in presenza di confusione sessuale a dimostrare una parziale inefficacia del metodo o comunque una copertura non totale. Per il futuro sarà opportuno condurre un attento monitoraggio anche su vigneti sottoposti al controllo mediante confusione per testarne l’efficacia (la presenza di catture sarebbe l’evidenza di una scarsa copertura).