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Bollettino Agrometeorologico Vite n°3. 2021 del 15.04.2021

INDICAZIONI METEOROLOGICHE

Proseguono giornate decisamente sotto la media termica del periodo (gli ultimi 2 giorni circa 4° sotto la norma), con minime attorno ai 3/6° e massime che faticano a raggiungere i 15°. Non si vede nei modelli una sostanziale modifica del pattern circolatorio e il tempo seguiterà a rimanere più freddo della norma. Un lieve aumento termico si osserverà da lunedì, ma la particolare disposizione dell’anticiclone ci espone a ingressi di aria fredda da est e al contempo chiude la porta all’ingresso di correnti oceaniche e perturbazioni atlantiche. L’unico peggioramento che in 70 giorni è riuscito a portare precipitazioni degne di nota ha scaricato, tra le giornate di domenica 11 e lunedì 12 aprile, dai 50 ai 60 mm di pioggia su tutto il territorio.

ONDATA FREDDA

Si segnalano danni a carico dei ceppi con gemme in fase di punte verdi/apertura nelle zone di Bedizzole, Muscoline, Calvagese e Bottenago, ma anche entro le zone moreniche più basse di Polpenazze, Picedo e della Raffa di Puegnago. Non si sono registrati danni in Lugana, mentre in Franciacorta le problematiche si sono manifestate a macchia di leopardo, interessando maggiormente zone precoci e alcune zone di pianura e gli avvallamenti. Anche l’areale di Capriano del Colle risulta colpito, con danni specialmente a carico dei marzemini e, ancora una volta, per quelle zone più basse e più precoci.
Da valutare nei prossimi giorni le zone e i vigneti che presentavano gemme allo stadio cotonoso e gemme in rigonfiamento, con quest’ultime che paiono integre. Stesso discorso può essere fatto per le rimesse.
In alcuni casi il danno si è limitato ad ustioni sulle prime foglie, o ad un diffuso arrossamento dell’apice del germoglio come conseguenza delle basse temperature.

FASE FENOLOGICA

A seconda delle zone e delle varietà la vite risulta mediamente compresa tra la fase di rigonfiamento gemme (BBCH 01) e la fase di prime foglie distese (BBCH 15).

CONCIMAZIONE

L’adozione di un piano di fertilizzazione è d’obbligo per chi aderisce a misura agroambientali, come anche disporre di analisi chimico-fisiche del terreno non più vecchie di 5 anni e frazionare la concimazione qualora il singolo intervento superi i 60 kg/ha di azoto (vincolo che non si applica ai concimi a lenta cessione). Ricordiamo gli obblighi del Programma d’azione nitrati e le relative limitazioni alle unità di azoto distribuibili per ettaro. La gestione delle concimazione deve essere calibrata con il proprio tecnico in funzione della dei suoli, della gestione, della vigoria e dell’età delle piante e considerando i livelli produttivi delle annate precedenti e l’obiettivo produttivo della nuova annata.

GESTIONE SUOLO

Non intervenire con la trinciatura delle interfile. L’inerbimento limita la diffusione dei patogeni con particolare riferimento alla peronospora, riducendo il rischio di infezioni primarie.

Controllo delle infestanti

Il controllo delle infestanti sulla fila si può utilizzare glifosate. Si rammenta che per il controllo delle erbacee annuali è sufficiente un dosaggio molto limitato (0,5 / 0,7 lt/ha sulla fila con fascia trattata di 30 cm). In considerazione del lungo periodo di siccità non si osserva la presenza di molte infestanti, il cui sviluppo sarà concentrato dal momento in cui le temperature torneranno a crescere, anche grazie alle piogge appena cadute.
Utilizzare adeguate schermature per evitare che il prodotto possa essere assorbito dalle vigne attraverso i polloni, in particolar modo su rimesse e nuovi impianti.
Per evitare l’insediamento di gramigna e convolvolo è consigliato effettuare diserbi autunnali, per consentire alla s.a. di essere trasferita agli apparati radicali per inattivarli.
Si rammenta che l’uso ripetuto del diserbo chimico per molti anni può portare alla selezione di infestanti resistenti al principio attivo (es. Conyza canadiensis) per il cui controllo è necessario effettuare lavorazioni meccaniche. È vivamente sconsigliato l’uso di ormonici, poiché causano danni anche alle vigne.
L’uso dei principi attivi residuali, deve essere effettuato in assenza di copertura vegetale, per consentire alla sostanza attiva di essere assorbita dai semi in fase di germinazione.
In relazione a ciò e alla necessità di limitare la volatilizzazione delle sostanze attive è opportuno che la distribuzione sia effettuata appena prima della piogge.

ESCORIOSI

Il patogeno si conserva nei tralci infetti o sui residui vegetali in forma di picnidi che si differenziano in autunno-inverno. In primavera, dopo prolungati periodi di pioggia, i picnidi emettono dei cirri giallastri che, sempre grazie alla pioggia, vengono trasportati sui germogli ed infettano nuovi tessuti. Il patogeno tende ad invadere il cambio e compaiono fenditure e lesioni necrotiche con il germoglio diventerà fragile, meno fertile e potrà anche seccare. È importante asportare con la potatura le parti infette ed evitare di trinciarle. Generalmente si interviene a rottura gemme e si esegue un secondo intervento 8-12 giorni dopo. Negli ultimi anni per via delle condizioni meteorologiche la malattia ha avuto un’incidenza minore e perlopiù su varietà sensibili come il groppello o in situazioni/contesti dove la problematica si è insediata negli anni. Nei vigneti colpiti può essere utile anticipare i trattamenti impiegando zolfo bagnabile a 2 kg/ha, iniziando in contemporanea la difesa da peronospora addizionando 200 g/ha di rame metallo.

PERONOSPORA

Quasi ovunque in Valtenesi e Lugana non sussistono le condizioni per l’avvio di infezioni. La lunghezza dei germogli è infatti molto ridotta e le condizioni ambientali non sono ancora favorevoli.
Nelle aree collinari della Franciacorta siamo, in molti casi, a 2/3 foglie distese e talvolta sono visibili i primi grappolini. In tali condizioni è opportuno prevedere prima delle prossime piogge di effettuare un intervento di copertura, utilizzando rame o ditiocarbammati (es. metiram). Si rammenta la necessità di adeguare il dosaggio alla vegetazione presente.

OIDIO

Solo nelle aree con infezioni ricorrenti e su vitigni sensibili è utile intervenire all’apertura gemme, utilizzando zolfo bagnabile alla dose di 1 kg/ha (per guyot e cordone speronato), indirizzando gli ugelli nell’area della banchina e ripetendo il trattamento dopo qualche giorno.
L’uso dello zolfo in polvere è meno efficace per via dell’elevata dispersione ambientale del prodotto, oltre che del maggior costo in relazione alla maggiore difficoltà di regolare la distribuzione a quantità minime.

SOSTANZA ATTIVA RAME

Ricordiamo che la sostanza attiva “rame” è stata rinnovata per 7 anni, fino al 31 dicembre 2025 e che occorre non superare l’applicazione cumulativa di 28 kg di rame per ettaro nell’arco di 7 anni. La raccomandazione è quella di rispettare il quantitativo applicato di 4 kg di rame per ettaro all’anno. Raccomandazione che diviene obbligo nel caso di adesione a misure del PSR. Vi sono diversi formulati rameici con limitazione a 6 impieghi su vite e va pertanto tenuto in considerazione anche questo aspetto.

INDICAZIONI PER LA DIFESA – OIDIO

Con il comunicato n.33 del 9 marzo 2021, è stato pubblicato l’aggiornamento 2021 delle norme tecniche di difesa e diserbo. Tali norme sono valide per le misure agro-climatiche ambientali del PSR e per i programmi operativi delle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli (OCM ortofrutta – reg. 1308/13/CE).
Di seguito si riporta il link per la loro consultazione:
https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/servizi-e-informazioni/Imprese/Imprese-agricole/servizio-fitosanitario-regionale/uso-sostenibile-dei-prodotti-fitosanitari/disciplinari-produzione-integrata/02-disciplinari-produzione-integrata.2021
Le modifiche rispetto al 2021 per la difesa da oidio riguardano:

  • Inserimento del Bacillus amyloliquefaciens per la difesa da odio. L’unico prodotto che presenta in etichetta il target oidio in realtà è il Taegro. Tutti gli altri prodotti a base di Bacillus amyloliquefaciens sono registrati su botrite.
  • Revoca della sostanza attiva Fenbuconazolo. Il decreto di revoca è del 7 aprile. La vendita di prodotti con tale sostanza attiva è consentita fino al 30 ottobre 2021 e l’utilizzo fino al 30 ottobre 2022. La sostanza è ancora autorizzata dal disciplinare, tuttavia consigliamo di non impiegarla più onde evitare di trovarsi con giacenze non più scaricabili.
  • Revoca della sostanza Myclobutanil. Il decreto di revoca è del 17 marzo. La vendita di prodotti con tale sostanza attiva è consentita fino al 30 novembre 2021 e l’utilizzo fino al 30 novembre 2022. La sostanza è ancora autorizzata dal disciplinare, tuttavia consigliamo di non impiegarla più onde evitare di trovarsi con giacenze non più scaricabili.