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Scaphoideus titanus

Lo Scaphoideus titanus appartiene alla famiglia delle cicadellidi, ordine dei rincoti. È un insetto che compie il suo ciclo biologico esclusivamente sulla vite. La popolazione presente nei vigneti specializzati sottoposti a normale controllo è di solito molto ridotta, mentre se ne trova una maggiore quantità nei vigneti a conduzione biologica, nei piccoli appezzamenti a conduzione non professionale e sulle viti rinselvatichite, aree che fungono da serbatoio di ripopolamento.

Questo insetto è uno dei  vettori della flavescenza dorata, malattia infettiva causata da fitoplasmi, i cui riconoscibile dai seguenti sintomi che  compaiono durante i mesi estivi, di solito l’anno successivo all’infezione:

  • Accartocciamento fogliare verso il basso con colorazione gialla nei vitigni a bacca bianca e rossa nei vitigni di corrispondente colore e consistenza cartacea del lembo fogliare;
  • Mancata lignificazione dei tralci con consistenza gommosa degli stessi e vegetazione prostrata;
  • Presenza di pustole nerastre lineari sul tralcio;
  • Disseccamento del grappolo.

Esiste una forte sensibilità variatale alla malattia: i vitigni più soggetti sono chardonnay e barbera.

I sintomi sono comuni al legno nero, ma nel caso di FD tendono a allargarsi nel vigneto da un punto a macchia d’olio, mentre in LN la sintomatologia è puntuale nel vigneto.

CICLO BIOLOGICO

La cicalina compie una sola generazione all’anno e sverna come uovo sui tralci. Le neanidi nascono nella seconda metà di maggio fino alla prima decade di luglio e attraversano 2 stadi di neanidi e 3 ninfali prima di diventare adulti, dopo circa 50 giorni.

Gli adulti compaio tra la metà luglio e la fine di agosto ed hanno una vita media di circa un mese. Le femmine ovidepongono fino a 24 uova da fine luglio fino alla fine di settembre.

DANNI

I danni diretti causati dall’insetto sono trascurabili poiché le suzioni non sono tali da causare riduzione della capacità fotosintetica.

I danni indiretti, ovvero la trasmissione dei flavescenza dorata, possono essere assai gravi poiché è stato calcolato che il numero di piante infette ha un fattore id moltiplicazione di circa x 7 ogni anno (1 – 7 – 50 – 350 – 2450 etc). E’ quindi chiaro che in un lasso di tempo relativamente breve, 3/5 anni, l’infezione non controllata può espandersi a tutto il vigneto.

L’insetto si contamina con Flavescenza attraverso le punture di alimentazione su viti malate e dopo 15 giorni di latenza è in grado di ritrasmettere il fitoplasma ad altre piante attraverso l’iniezione di saliva infetta nel orso delle prime fasi del processo di nutrizione.

LOTTA

Il controllo dell’insetto è effettuato con appositi trattamenti insetticidi. Il numero di trattamenti da eseguire è correlato al virulenza dell’infezione di flavescenza dorata.

In condizione di nulla o bassa infestazione è obbligatorio effettuare un unico intervento, posizionandolo al termine della fase di schiusura delle uova al fine di colpire tutta la popolazione.

Nel caso di infestazione diffuse sono consigliati due interventi: il primo andrà eseguito dopo 20/25 giorni dalla comparsa delle prime forme giovanili per colpire gli insetti divenuti infettivi. Il secondo trattamento va effettuato al termine della fase di schiusura.

Il controllo può essere eseguito con piretro, azadiractina, sali potassici di acidi grassi e olio essenziale di arancio dolce nelle aziende biologiche.

In considerazione della limitata efficacia di tali sostanze si consigliano trattamenti ripetuti adottando le strategie più efficaci:

  • Nel caso del piretro è opportuno acidificare l’acqua;
  • Non trattare nell’immediatezza di eventi meteo importanti (pioggia/vento) che possono avere allontanato gli insetti dalla chioma;
  • Effettuare il trattmento a trappola partendo dall’esterno e dalle capezzagne per convergere verso le file centrali;

Nelle aziende  a produzione integrata possono essere utilizzati i seguenti principi attivi:

  • acetamiprid massimo 2 trattamenti, sostanza attiva anche agisce prevalentemente per ingestione, caratterizzata da attività citotropica-translaminare e da elevata sistemia, il formulato consente anche la difesa degli organi vegetativi sviluppatisi dopo il trattamento. Viene assorbito sia per via fogliare sia radicale, tuttavia l’assorbimento fogliare è predominante.
  • flupyradifurone ed un solo trattamento insetticida sistemico;
  •  taufluvalinate 1 trattamento con azione per contatto;
  •  Acrinatrina 1 trattamento con azione per contatto è utilizzabile ancora per quest’anno, e dal 23 giugno 2023 andrà in revoca definitiva
  • Etofenprox 1 trattamento con azione per contatto.

Regione Lombardia ha pubblicato un decreto di lotta obbligata contro lo Scaphoideo titanus con le seguenti indicazioni:

  • in tutte le aziende biologiche obbligo 3 trattamenti;
  • 1 trattamento obbligatorio nelle altre aziende
  • nei comuni di Castenedolo, Capriano del colle, Poncarale, Flero, Azzano Mella e Borgosatollo 2 trattamenti obbligatori.

La regione Lombardia ha comunicato le finestre per attuare i trattamenti:

  • Per le aziende che necessitano di più trattamenti si consiglia di effettuare il primo tra l’11 e 20 giugno 2022, il secondo tra il 25 giugno e il 4 luglio e il terzo dopo circa 10 giorni;
  • Per le aziende che attuano la strategia ad un solo trattamento si consiglia di eseguirlo tra il 17 e il 28 giugno 2022.