Se vi siete persi la prima e la seconda tappa del nostro viaggio in Francia, ecco i link:
Con la Champagne alle spalle, ci siamo diretti verso Parigi dove in quei giorni si svolgeva il SIMA, il Salone Internazionale dell’Agricoltura, ovvero la meta principale del nostro viaggio.
Quest’evento è la vetrina mondiale dove, dai grandi marchi alle nuove Startup, mettono in mostra le loro tecnologie più innovative legate all’agricoltura.
La maggior parte delle innovazioni si concentrano sulle colture estensive come i cereali autunno-vernini e le brassicacee, offrendo ai visitatori la possibilità di toccare con mano mietitrebbiatrici con barre falcianti da 14 metri o seminatrici da 100 file, ma anche le colture frutticole come la vite occupano una posizione di rilievo, soprattutto nel padiglione “SIMA Tech, settore della fiera dedicato alle innovazioni”.
![](https://www.agralia.it/wp-content/uploads/2022/11/sima-paris.jpg)
Sulla spinta della nuova PAC 2023-2027, che incentiva l’aumento dell’efficienza energetica abbinata alla riduzione degli sprechi e la sicurezza degli operatori, si è visto un aumento esponenziale delle tecnologie legate alla sensoristica e alla robotica (se volete leggere un nostro approfondimento sulla viticoltura di precisione lo trovate qui).
Tra le centinaia di applicazioni per l’orticoltura e la viticoltura presenti, le più interessanti possono essere riassunte in:
- Stazioni meteo abbinate a sonde capacitive e tensiometri in grado di fornirci in tempo reale le condizioni climatiche e del suolo, così da poter programmare al meglio i trattamenti o le irrigazioni.
- Trappole per il monitoraggio abbinate a fotocamere che possano fornirci immagini in tempo reale delle catture, così da non dover andare in campo per il controllo.
- Barre per il diserbo selettive, equipaggiate con sensori che, grazie a un’intelligenza artificiale, sono in grado di distinguere l’infestante dalla coltura in campo, andando quindi ad applicare l’erbicida solo su di esse con un risparmio del prodotto fino al 95%.
- Macchine irroratrici a rateo variabile, che abbinate a sensori laser (LiDAR) e a un’intelligenza artificiale, sono in grado di individuare la chioma bersaglio e quantificare la Canopy, andando quindi ad aprire o chiudere gli ugelli o regolare la pressione a seconda del reale bisogno in quel filare.
- Trattrici robot, vere e proprie macchine indipendenti pilotate a distanza in grado di eseguire qualsiasi operazione in campo, aumentando la precisione di applicazione e riducendo drasticamente i rischi per l’operatore.
Attualmente sono tecnologie ancora in fase di sviluppo, ma la direzione è stata tracciata e siamo certi che nei prossimi anni prenderanno sempre più piede nel settore agricolo, con prezzi via via più bassi e applicazioni sempre più ampie.
Ultima tappa in arrivo: Borgogna!