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Bollettino Agrometeorologico Vite n°1. 2024 marzo 2024

Sintesi dell’inverno

L’inverno meteorologico 2023/2024 si è concluso lo scorso 28 febbraio e dal primo marzo è iniziata la primavera meteorologica. Ormai è una costante ogni anno, ma precisiamo che l’inverno appena concluso è probabilmente il più caldo mai registrato (a Torino è risultato l’inverno più caldo dal 1753, ossia da quanto si rilevano i dati).

Prendendo come riferimento per il territorio la stazione di Brescia Ghedi e la media trentennale 1991-2020, il mese di novembre 2022 si è concluso con una anomalia di circa + 0,6° al di sopra della norma, dicembre con +2,8°, gennaio con +1,3° e febbraio con +4,4°.

Analizzando più in dettaglio gli eventi salienti emerge che la seconda e terza decade di dicembre si sono concluse con una fortissima anomalia positiva, rispettivamente di +2° è +6,2° e che questa spaventosa anomalia positiva è proseguita anche nella prima decade di gennaio, chiusa a +3,4°. Dopo aver vissuto una seconda e terza decade di gennaio quasi in norma (+0,4° di anomalia per entrambe), febbraio ha mostrato che al peggio non c’è limite chiudendo con la prima decade a +4,2°, la seconda a +5° e la terza a +3,8°. 

Nessuna decade di questo inverno, se così dobbiamo chiamarlo, ha chiuso con anomalia negativa. Aggiungiamo che ottobre 2023 ha chiuso con anomalia positiva di +3,8° e settembre di +2,7°.

La prima decade di marzo e quindi di questa primavera meteorologica 2024 è iniziata con un’anomalia termica positiva di +2,6°.

Per trovare l’ultimo mese che ha chiuso sotto la norma occorre tornare all’aprile 2023, che si concluse a -0,9° dalla media. Questo dato è molto curioso, in quanto anche nel 2022 fu proprio aprile l’ultimo mese sotto media.

Dal punto di vista delle precipitazioni abbiamo già visto come a partire da aprile 2023 si è concluso il lungo periodo avaro di precipitazioni, talvolta quasi estremo, che perdurava da circa 2 anni.

Nel mese di novembre sono scesi da 80 a 120 mm di pioggia a seconda dell’areale, a dicembre da 30 a 50 mm e a gennaio da 60 a 75 mm. Febbraio, mese solitamente avaro di precipitazioni, è invece risultato quasi storico: sono scesi da 130 a 200 mm di pioggia con picchi sulle Orobie di 300-350 mm. Per risalire ad un febbraio simile occorre tornare al 2014.

Marzo è iniziato sulla falsariga di febbraio con 50-80 mm di pioggia già caduti in pochi giorni e picchi di 90-110 mm in Valtènesi.

È notevole segnalare come la pioggia cumulata dall’1 gennaio 2024 al 10 marzo 2024 è all’incirca quanto cumulato nel 2022, dall’1 gennaio al 5 settembre.

Dati meteo del mese complessivi di dicembre – gennaio – febbraio

LocalitàT minima invernaleData registrazionePiovosità (mm)
DicembreGennaioFebbraioTotale trimestre
Botticino-6,722/013257,2163,8253
Calvagese-629/0136,657,6199,8294
Puegnago-3,614/0141,864223,4329,2
Sirmione-4,716/014674,8166,6287,4
Cortefranca-3,616/0134,458,4136,6229,4
Paderno F.C.-5,129/014263,4140,6246
Gussago Stella-0,920/0144,855,4123,8224
Poncarale*-6,722/0119,635,292,6147,4
Tremosine-5,520/01106,658,4200365
Fonte: http://meteo.provincia.brescia.it *possibile sottostima del pluviometro di Poncarale

DISCIPLINARI PRODUZIONE INTEGRATA 2024

Con Decreto n. 3286 del 27 febbraio 2024, la Direzione Generale Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste ha approvato i disciplinari di produzione integrata della Lombardia per l’anno 2024. Tali norme sono valide per le aziende beneficiare dell’operazione 10.1.01 “Produzioni agricole integrate” del PSR 2014-2020 giunta all’ultimo anno di impegno e per le aziende che saranno beneficiarie della nuova SRA 01.

Di seguito si riporta il link per la loro consultazione: https://www.fitosanitario.regione.lombardia.it/wps/portal/site/sfr/protezione-delle-colture-e-del-verde/norme-tecniche-di-difesa-e-diserbo

RAME

La sostanza attiva “rame” è rinnovata fino al 31 dicembre 2025 e occorre non superare l’applicazione cumulativa di 28 kg di rame per ettaro nell’arco di 7 anni. La raccomandazione è quella di rispettare il quantitativo applicato di 4 kg di rame per ettaro all’anno. Raccomandazione che diviene obbligo nel caso di adesione all’operazione 10.1.01 “Produzioni agricole integrate”. Nel caso di aziende biologiche il limite, invece, è di 28 kg in 7 anni, a partire dal 2019 compreso.

REVOCA SOSTANZE ATTIVE

Le seguenti sostanze attive sono state revocate e i prodotti commerciali contenenti queste sostanze potevano/potranno essere impiegati entro:

Sostanza attiva revocataEsempio prodottoTermine utilizzo
Abamectina (uso in pieno campo)Vertimec Pro31 agosto 2024
ClofentezineApollo11 novembre 2024
MetiramPolyram28 novembre 2024
BenthiavalicarbVincare13 dicembre 2024


CONCIMAZIONE

L’adozione di un piano di fertilizzazione è d’obbligo per chi aderisce alla misura 10.1.01 o alla SRA 01, come anche disporre di analisi chimico-fisiche del terreno non più vecchie di 5 anni e si necessita di frazionare la concimazione qualora il singolo intervento superi i 60 kg/ha di azoto (questo vincolo non si applica per i concimi a lenta cessione). Ricordiamo che occorre osservare gli obblighi del Programma d’azione nitrati e che sono previste limitazioni alle unità distribuibili per ettaro.

Dal 29 febbraio sono esauriti in tutto il territorio regionale i 90 giorni complessivi di blocco per la distribuzione degli effluenti di allevamento (comprensivi dei 60 giorni continuativi effettuati dal 1 dicembre 2023 al 31 gennaio 2024). La gestione della concimazione deve essere valutata con il proprio tecnico in funzione di quanto emerso dall’analisi del terreno, ma anche in funzione della vigoria e dell’età delle piante, dei livelli produttivi delle annate precedenti e dell’obiettivo della nuova annata.

GESTIONE IMPIANTI

L’elevato numero di giornate piovose ha rallentato le operazioni di potatura e legatura che in diversi casi sono ancora da ultimare. Per le rimesse ed i nuovi impianti vale la regola generale che l’attecchimento è più efficace se si lavora bene un congruo volume di terra per assecondare l’espansione delle radici.

All’impianto una distribuzione localizzata di concime pellettato e/o letame aiuta senz’altro l’attecchimento.

MAL DELL’ESCA

Nei prossimi giorni è possibile applicare prodotti a base di Trichoderma asperellum e gamsii, funghi antagonisti che competono per lo spazio e per i nutrienti nei confronti dei funghi patogeni associati al complesso del mal dell’esca. L’intervento è esclusivamente di tipo preventivo è risulta un valido strumento di contenimento della malattia in previsione futura. I prodotti a base di Trichoderma spp. devono essere preventivamente idratati, circa 24 ore prima, e vanno distribuiti avendo cura di direzionare la miscela sul legno, evitando la distribuzione in giornate troppo secche e con temperature elevate. Distribuire almeno 400 lt di acqua per ettaro con 250 gr/hl di prodotto fitosanitario.

CONTROLLO INFESTANTI

Premesso che la difesa integrata è obbligatoria dal 01/01/2014, chi aderisce all’operazione 10.1.01 o aderirà alla SRA01 “Produzioni agricole integrate” è tenuto a seguire un livello più avanzato di difesa integrata, facendo riferimento al disciplinari di produzione integrata. Di seguito si riportiamo l’estratto del disciplinare Regione Lombardia 2024 per quanto riguarda le possibilità di diserbo, che non sono variate rispetto al 2023, ad eccezione dell’uscita della sostanza attiva Oryzalin causa revoca (termine impiego era il 09/06/2023). Ricordiamo che non sono ammessi interventi chimici nelle interfile e il diserbo deve essere localizzato solo in bande lungo la fila. La larghezza della banda non deve superare il 30% della superficie per il glifosate e per i prodotti residuali (oxifluorfen, pendimetalin, diflufenican, propizamide). Per tutte le altre sostanze attive la superficie massima diserbabile non può superare il 50% (salvo indicazioni più restrittive in etichetta).

Il limite massimo di 9 litri/ettaro anno di glifosate da disciplinare, in forma localizzata sul 30% della superficie, si trasforma pertanto nell’impiego di 2,7 l/ha anno e in 1,8 l/ha anno qualora sui vigneti si impieghino anche dei residuali.

Per chi non aderisce a misure agroambientali occorre in ogni caso osservare le limitazioni previste dal PAR della Regione Lombardia in vigore dal primo gennaio 2022, adottato con D.g.r. del 29 dicembre 2021 – n. XI/5836 – Linee guida per l’attuazione in Lombardia del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

Per quanto riguarda la sostanza attiva glifosate, annualmente ne è ammesso l’utilizzo al massimo sul 50% della SAU aziendale, su tutto il territorio regionale e in fase di distribuzione è obbligatoria una riduzione della deriva del 30% (salvo ulteriori prescrizioni indicate in etichetta).

ImpiantoAttivitàInfestantiSostanza attivaNote
Allevamento e produzioneFogliare (post-emergenza)Dicotiledoni e graminaceeGlifosateMax 9 l/ha/anno con formulati a 360 g/L se si usano erbicidi fogliari. Max 6 l/ha/anno se si usano erbicidi residuali in produzione.
Acido pelargonicoAnche come spollonante.
Dicotiledoni e spollonanteCarfentrazoneCome erbicida per singolo intervento la dose è 0,3 l/ha. Come spollonante la dose è 0,3 l, diluiti in 80-100 l, distribuiti in un Km lineare.
Pyrafluen etile 
GraminaceeCiclossidim 
Clethodim
Quizalofop p etile
Propaquizafop
Fluazifop p butile
Residuale (pre-emergenza)Dicotiledoni e graminaceePenoxsulamImpiegabile dal 4° anno da marzo alla metà di luglio.
FlazasulfuronImpiegabile solo ad anni alterni. Non ammesso su terreni sabbiosi. Da utilizzare in miscela con glifosate in inverno- inizio primavera.
Dicotiledoni e graminaceeOxifluorfenUtilizzabili sul 30% della superficie, 1 solo intervento all’anno, in alternativa tra loro. Il Diflufenican è impiegabile da riposo vegetativo fino ad un mese dal germogliamento.
Pendimetalin
Diflufenican
Propizamide
DicotiledoniIsoxabenUtilizzabile da fine inverno fino al germogliamento, in produzione.