INDICAZIONI METEOROLOGICHE
Da 35 giorni osserviamo piogge, rovesci e temporali sparsi su tutto il territorio, descritti puntualmente a partire dal bollettino numero 6. Di seguito il riepilogo delle precipitazioni dell’ultima settimana:
- 13 giugno: 60-80 mm attorno al lago d’Iseo, 30-50 mm sulla collina bergamasca, in Franciacorta occidentale e sulla collina attorno a Gussago, 10-20 mm in Franciacorta centrale e orientale, 7-15 mm sulla collina Bresciana e in Valtènesi. 1-2 mm in Lugana e zona di Capriano.
- 14 giugno: 5-15 mm sulla collina Bergamasca e in Franciacorta.
- 15 giugno: 5-10 mm localizzati sulla collina Bergamasca occidentale e nella zona di Salò e bassa Val Sabbia.
- 16 giugno: 2-12 mm in Valtènesi, 2-3 mm in Lugana.
Come previsto l’instabilità è calata e le temperature massime si sono portate su valori attorno ai 30-32 gradi. I prossimi giorni saranno caldi e stabili.
Per la tarda serata di giovedì/prime ore della notte di venerdì è atteso il passaggio rapido di un cavo d’onda che lambirà le Alpi e porterà alla formazione di temporali, anche di forte intensità, seguiti da un rapido miglioramento. Sul lungo termine sembrerebbe vedersi una nuova ondulazione per il 29 giugno, sempre in un contesto caldo, ma mai estremo.
Dati meteo 13 maggio – 19 giugno
Località | T min | Data T min | T max | Data T max | Piovosità Somma mm periodo | Ultimo giorno pioggia | Ultima pioggia mm | Ore bagnatura fogliare |
Botticino | 15,7 | 15/6 | 31,8 | 18/6 | 20,2 | 15/6 | 2,6 | 18 |
Calvagese | 12,8 | 16/6 | 31,1 | 18/6 | 33,4 | 16/6 | 10,6 | 17 |
Puegnago | 14,7 | 17/6 | 31,5 | 17/6 | 12,6 | 16/6 | 6,2 | N.P. |
Lonato | STAZIONE METEO NON ATTENDIBILE | |||||||
Cortefranca | 14,1 | 17/6 | 31,1 | 18/6 | 94,4 | 14/6 | 11,4 | N.P. |
Paderno F.C. | 13,6 | 17/6 | 31,6 | 18/6 | 19,2 | 15/6 | 0,8 | 41 |
Gussago Stella | 15,4 | 13/6 | 31,3 | 18/6 | 44,2 | 14/6 | 2,2 | 20 |
Poncarale | 14 | 18/6 | 32,7 | 18/6 | 0,4* | 15/6 | 0,4 | 8 |
Tremosine | 9,8 | 17/6 | 28,1 | 19/6 | 6,8 | 16/6 | 1,4 | 42 |
http://meteo.provincia.brescia.it/ – N.P: dato non disponibile. *Possibile sottostima pluviometro.
FASE FENOLOGICA
La vite risulta mediamente compresa tra allegagione (BBCH 71) e chiusura grappolo (BBCH 77).
GESTIONE DELLA VEGETAZIONE
Concludere la cimatura.
È possibile intervenire con la defogliazione. Questa attività consente di esporre i grappoli e renderli maggiormente raggiungibili dai trattamenti antiparassitari, migliorandone sensibilmente la sanità. Tale operazione può essere completata, nei vigneti destinati a vini di qualità, con la scacchiatura, ovvero l’attività di rimozione delle femminelle, presenti sui nodi basali all’ascella delle foglie e dalla sistemazione dei grappoli.
Le defogliazioni precoci consentono di fare in modo che l’epidermide degli acini si abitui alla luce diretta, riducendo i fenomeni di scottatura. Questi ultimi si verificano, per lo più, nella fase di invaiatura, quando gli acini chiudono definitivamente gli stomi, divenendo incapaci di termoregolare e prima che abbiano assunto consistenza succosa. Qualora le condizioni del clima in quella delicata fase siano particolarmente sfavorevoli, potrà essere utile intervenire con caolino, per ridurre l’effetto della luce diretta suoi grappoli.
Al contrario, le defogliazioni tardive devono essere eseguite necessariamente al termine della fase di invaiatura, proprio per evitare i fenomeni di ustione.
La defogliazione può essere eseguita a mano o a macchina. La prima consente un’opera più certosina, ma sconta una maggiore onerosità.
La defogliazione a macchina può essere eseguita con macchine a rulli, termiche o ad aria.
Le prime devono essere utilizzate dopo che i grappolini hanno raggiunto un certo sviluppo ed hanno assunto una posizione verticale, per evitare che il rullo possa pizzicare la base del grappolo asportandone una parte.
Le defogliatrici ad aria, anziché operare l’asportazione completa della foglia, lacerano la lamina fogliare, lasciando in sede i piccioli e le nervature. Queste macchine devono essere ben calibrate per evitare che il flusso d’aria in pressione possa determinare la formazione di microlesioni sugli acinelli. Il vantaggio di queste macchine è che possono essere usate fin dalla fine della fioritura ed il flusso d’aria consente di eliminare buona parte dei residui fiorali.
La defogliazione deve coinvolgere i soli nodi che portano i grappoli, evitando di coinvolgere i nodi superiori, in modo da consentire alle foglie alte di ombreggiare nelle ore più calde della giornata.
PERONOSPORA
Rischio medio – in calo
Il rischio è in riduzione viste le condizioni meteorologiche.
Nelle situazioni a minor rischio e in assenza di bolle è possibile allungare l’intervallo tra i trattamenti al limite maggiore indicato in etichetta. In tutte le altre situazioni si consiglia di non allungare gli intervalli tra i trattamenti, mantenendo ancora una copertura pressoché continua. In caso di dilavamento ripristinare la copertura in tutte le situazioni.
L’elevata imprevedibilità della gravità delle infezioni peronosporiche, con danni che posso raggiungere anche il 100% della produzione, sconsiglia di allungare l’intervallo tra i trattamenti, soprattutto nelle zone in cui il patogeno risulta più virulento (Lugana, avvallamenti, aree umide).
Ricordiamo che la maggior parte delle molecole sistemiche e citotropiche hanno una scarsa mobilità nel grappolo e, pertanto, su quest’organo buona parte della difesa è mantenuta dai prodotti di copertura.
Per le aziende a basso rischio è possibile intervenire con una sostanza di copertura impiegata da sola, mentre nella altre situazioni consigliamo di utilizzare una delle seguenti miscele:
Sostanza attiva Sistemica / Citotropica | Sostanza attiva di copertura |
Fosetyl Al | Rame |
Dimetomorf | Rame |
Mandipropamide | Rame |
Cimoxanil* | Rame |
Fosfonato di potassio | Ametoctradina |
Dimetomorf | Ametoctradina |
Fosfonato di sodio | Ciazofamide |
Dimetomorf | Zoxamide |
Mandipropamide | Zoxamide |
Cimoxanil | Zoxamide |
Fosetyl Al | Zoxamide |
*Cimoxanil può integrare le miscele Fostyl Al + Rame e Fosetyl Al + Zoxamide.
Per quanto riguarda i vigneti a conduzione biologica si consiglia la distribuzione di 250-300 grammi/ettaro di rame metallo (inteso come sostanza attiva, non come dosaggio del prodotto commerciale). L’aggiunta di zolfo in formulato liquido, per il controllo dell’oidio, migliora la resistenza al dilavamento del rame. Pertanto, è possibile usare metà o un terzo del dosaggio previsto per lo zolfo, in forma liquida e la restante parte, in forma bagnabile.
OIDIO
Rischio alto
Intervenire con zolfo al dosaggio di 4-6 kg/ha. Nelle aree con infezioni ricorrenti e su vitigni sensibili è possibile innalzare il dosaggio dello zolfo a 6-8 Kg/ha o abbinare allo zolfo la sostanza attiva spiroxamina*, o triazoli* (mefentriffluconazolo, penconazolo, tetraconazolo, difenconazolo e tebuconazolo), o metrafenone*/pyrifenone* o fluxapyroxad*.
SCAFOIDEO
Con Comunicato Regionale n°82 del 14 giugno Regione Lombardia ha dato le indicazioni per la lotta obbligatoria per il controllo di Scaphoideus titanus, vettore del fitoplasma della Flavescenza dorata.
Rispetto agli altri anni la novità è che sono OBBLIGATORI 2 TRATTAMENTI SU TUTTO IL TERRITORIO REGIONALE. E PER LE AZIENDE BIOLOGICHE SONO OBBLIGATORI 3 TRATTAMENTI.
- Primo trattamento: dal 17 al 28 giugno 2023
- Secondo trattamento: dal 30 giugno al 12 luglio, con un intervallo dal primo di circa 14 giorni
- Biologici: primo trattamento dal 17 al 28 giugno 2023, i successivi ogni 12-14 giorni
La possibilità di ridurre il numero dei trattamenti è valutata e concessa solo Servizio Fitosanitario Regionale e per i comprensori in cui viene attuata la tecnica della confusione sessuale per il controllo della tignoletta della vite.
Di seguito i principi attivi impiegabili da disciplinare:
Rispetto allo scorso anno sono state inserite la deltametrina e la lambdacialotrina. Anche queste due sostanze attive appartengono alla famiglia dei piretroidi (con taufluvalinate ed etofenprox).
Principi attivi | Irac MoA | Limite singola s.a. | Limite per gruppo di s.a. |
Sali potassici di acidi grassi | NC | Efficacia limitata su forme giovanili (fino a II-III età). | |
Olio essenziale di arancio dolce | NC | ||
Beauveria bassiana | NC | ||
Acetamiprid | 4A | 2 | |
Flupyradifurone | 4D | ||
Taufluvalinate | 3A | 1 | Massimo 2 intervento tra tutti i piretroidi. Uno solo tra lambdacialotrina ed etofenprox. |
Deltametrina | 1 | ||
Lambacialotrina | 1 | ||
Etofenprox | |||
Piretrine | 3A |
Invitiamo attentamente a leggere bene le etichette in quanto alcuni prodotti commerciali a base di acetamiprid hanno il limite di 1 intervento su vite.
Ricordiamo che la sostanza attiva acrinatrina (es: Rufast E-Flow) non è più utilizzabile da disciplinare, mentre da etichetta è consentito l’impiego fino al 29 giugno 2023. Oltre tale data sarà in revoca definitiva.
BOTRITE
Nelle zone e per le varietà sensibili intervenire con il trattamento antibotritico di pre-chiusura grappolo, consigliato solo nelle aree e sulle varietà sensibili con le sostanze attive indicate in seguito nel focus sulla botrite. Il trattamento deve essere mirato alla fascia dei grappoli e pertanto andrebbe essere eseguito da solo, meglio se dopo le operazioni di gestione della vegetazione descritte.
Rispetto allo scorso anno il disciplinare ha introdotto la Laminarina per il controllo di botrite. La sostanza attiva è un oligosaccaride estratto dalle alghe brune, elicitore delle difese naturali della pianta, quindi da impiegare esclusivamente con finalità preventive. Vacciplant è il nome del prodotto commerciale più diffuso. Dosaggio da 1,5 a 2 litri ettaro. Massimo 20 interventi annui, nessun intervallo di sicurezza. Presenta anche registrazione per peronospora e oidio.
Fotografie della settimana.
FOCUS SOSTANZE ATTIVE PER IL CONTROLLO DELLA BOTRITE
Secondo il disciplinare di produzione integrata 2023 di Regione Lombardia, a prescindere dagli interventi con prodotti biologici e terpeni, sono consentiti massimo 2 interventi all’anno contro tale avversità.
Principi attivi | Frac code | Rischio resistenza | Limite singola s.a. | Limite per gruppo di s.a. | |
Aureobasidium pullulans | NC | NC | |||
Cerevisane | P06 | NC | |||
Pythium oligandrum ceppo M1 | NC | NC | |||
Bicarbonato di potassio | NC | NC | |||
Bacillus amyloliquefaciens | BM02 | NC | 6 | Registrato anche su marciume acido. | |
Bacillus subtilis | NC | 4 | Consigliato in pre-raccolta anche con infezioni in atto, assicurando una buona bagnatura del grappolo. | ||
Trichoderma atroviride SC1 | BM02 | NC | 4 | ||
Metschnikowia fructicola | NC | NC | 6 | ||
Saccharomyces cerevisieae | BM02 | NC | |||
Laminarina | P04 | NC | |||
Eugenolo + Geraniolo + Timolo | 46 | NC | 4 | Terpeni | |
Pyrimethanil | 9 | Medio | 1 | 2 | Massimo 1 intervento con Cyprodinil e Fludioxonil da soli o formulati insieme. |
Cyprodinil | 1 | ||||
Fludioxonil | 12 | Basso-Medio | 1 | 1 | |
Fenexamid | 17 | Basso-Medio | 2 | ||
Fenpyrazamine | 1 | ||||
Boscalid | 7 | Medio-Alto | 1 | Massimo 2 interventi con SDHI (Boscalid, Isofetamid e Fluxapyroxad). Fluxapyroxad impiegato per oidio. | |
Isofetamid | 1 | ||||
Fluazinam | 29 | Basso | 4 tra Dithianon, Folpet, e Fluazinam. |