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Bollettino Agrometeorologico Vite n°15. 2022 del 21.07.2022

INDICAZIONI METEOROLOGICHE

Nell’ultima settimana non si è registrato alcun evento piovoso sull’intero territorio. Le temperature massime sono costantemente sopra i 32°, più frequentemente tra 34° e 35°, con le giornate più calde che attualmente risultano essere venerdì 15 luglio e giovedì 21 luglio, dove alcune stazioni meteorologiche hanno raggiunto i 38°.

I modelli vedono solamente un lieve calo pressorio tra martedì e mercoledì prossimi che potrebbe dare origine a qualche temporale non risolutivo, sicuramente più probabile in montagna e in un contesto termico costantemente sopra la norma.

Prosegue il periodo connotato da caratteri di eccezionalità che vogliamo discutere attraverso i dati, come più volte abbiamo fatto con i precedenti bollettini. In diverse stazioni (Pastori, Ghedi) il giugno appena passato è stato il secondo più caldo della storia, dietro al giugno 2003. Di seguito l’elenco aggiornato della top ten meno piovosa dal 1949, per la stazione meteo del Pastori:

tab1 bollettino vite 15

Ci sono 3 aspetti che emergono:

  • L’annata del 2003, che molti paragonano alla situazione attuale, aveva registrato ben 131,7 mm in più.
  • Nella top ten figura anche il 2021 a testimonianza di come la situazione abbia radici più profonde. Una situazione analoga con 2 annate siccitose accoppiate è osservabile nel caso del 1982 e 1983
  • Nella top ten rientrano 5 degli ultimi 23 anni, a fronte di una serie storica di 74 anni
tab2 bollettino vite 15 meteo

FASE FENOLOGICA

A seconda delle zone e delle varietà la vite nella fase chiusura grappolo/inizio maturazione (BBCH 79 -81). In diversi areali l’ingrossamento dell’acino è arrestato a causa della carenza idrica e in alcune situazioni si osserva anche parziale appassimento del grappolo. Negli areali più precoci è iniziata l’invaiatura di alcune varietà a bacca rossa (rebo, pinot, merlot, sangiovese, groppello) e bianca (chardonnay).

GESTIONE DELL’INERBIMENTO E DELLA VEGETAZIONE

Al fine di preservare le risorse idriche si consiglia di trinciare tutte le file. Per mantenere le aree rifugio si consiglia di non trincare le capezzagne o le aree di contorno quali le scarpate. Dove necessario cimare il minimo indispensabile e non defogliare. In diverse zone i sintomi da stress idrico sono accentuati, pertanto è consigliabile effettuare bagnature settimanali che apportino almeno 50 mm.  

La vite per riequilibrarsi e proteggersi tende a far seccare la massa fogliare che non è in grado di sostenere con il conseguente distacco e caduta di foglie a partire dalle porzioni basali dei tralci e la riduzione dell’evapotraspirazione. Anche la produzione, quindi i grappoli, vengono sacrificati in questo processo di ri-ottimizzazione delle risorse per la sopravvivenza. Nelle situazioni più gravi e nei ceppi più in stress si può pensare di diradare i grappoli per aiutare le piante a sopravvivere.

Continuare a segnare le piante con sintomi da giallumi della vite e da mal dell’esca.

Con l’invaiatura possono avviarsi anche i danni da scottature per questo è possibile pianificare interventi a base di caolino o polveri di roccia sulla fascia del grappolo per mascherare e coprire la produzione dalla radiazione diretta.

PERONOSPORA

Rischio basso

Sospendere gli interventi.

La fase di invaiatura avviata rende di fatto il grappolo non attaccabile da parte del patogeno ed anche sulle foglie vecchie non si evidenzieranno infezioni. In seguito alle piogge potrà avviarsi qualche infezione di scarsa entità sulle femminelle, qualora fossero presenti.

Per tutti i vigneti a vendemmia precoce (base spumante) si consiglia dopo eventuali piogge di proteggere la nuova vegetazione che si svilupperà con:

  • Rame* (200-300 g/Ha di metallo), zoxamide*, ametoctradina* o *amisulbrom in n miscela con sostanze attive che si redistribuiscono parzialmente come i CAA (dimetomorf*, mandipropamide*, iprovalicarb*, valifenalate*, benthiavalicarb*) o cimoxanil nei limiti ammessi dalle etichette o dai disciplinari di produzione;

Nei sistemi di allevamento a spalliera, in considerazione del fatto che la nuova vegetazione si svilupperà nella parte alta della cortina, si potrà intervenire solo su quella fascia.

OIDIO

Rischio basso

Con l’inizio l’invaiatura il grappolo diviene meno sensibile al patogeno che, tra l’altro risulta meno virulento, con T massime oltre i 35°C.

Nei vigneti indenni da oidio sospendere i trattamenti.

Nei vigneti con presenza di oidio intervenire con zolfo in polvere alla dose di 25 kg/ha nelle ore più fresche della giornata.

Nei vigneti a maturazione media o tardiva, associare ai trattamenti antiperonosporici per la conservazione delle vegetazione 2-4 kg/ha di zolfo bagnabile.