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Confusione sessuale

Storicamente la prevenzione dei danni da insetti è effettuata mediante trattamenti con sostanze attive aventi attività insetticida. Tale conduzione prevede, tuttavia, l’esecuzione di un attento monitoraggio dei voli, per poter intervenire nel momento più opportuno e sconta dei limiti tecnici legati alla possibilità che alcuni esemplari sfuggano al controllo, per via di voli fuori copertura o per il fatto che l’insetto trovi riparo nella vegetazione o nei frutti.

Questa situazione è molto frequente nel caso del volo di terza generazione della tignoletta su vite da vino, con le larve che trovano rapidamente riparo all’interno del grappolo o degli acini e con la compattezza del grappolo che impedisce all’insetticida di arrivare al target.

Al giorno d’oggi esistono però strategie efficaci, come e più degli insetticidi, come ad esempio la confusione sessuale, in grado di controllare i parassiti ed avere un bassissimo impatto ambientale.

Prima di spiegare di che si tratta è doveroso fare una premessa per poterne capire meglio il funzionamento.

Gli insetti hanno una vista molto limitata pur avendo diversi occhi e questo li ha portati a sviluppare maggiormente altri sensi basando la loro visione dell’ambiente mediante diversi recettori, la maggior parte dei quali posizionati sulle antenne e in grado di percepire determinate molecole prodotte dalle piante e/o da altri organismi.

Grazie a questi recettori sono in grado di recepire i VOCs (composti organici volatili) prodotti dalle piante e quindi trovare la pianta su cui nutrirsi in modo preferenziale, o gli altri individui della stessa specie per aggregarsi e riprodursi.

Le femmine dell’insetto rilasciano nell’ambiente una scia di feromoni così da permettere ai maschi di avvicinarsi con un volo guidato dall’intensità via via crescente del messaggio odoroso, di individuarle ed accoppiarsi. Poco dopo la femmina può deporre uova fertili e perpetuare la specie.

Se questa strategia viene, in qualche modo, ostacolata, l’accoppiamento può risultare quasi del tutto impossibile: questo è il fulcro su cui si basa la confusione sessuale. Saturando l’ambiente con lo stesso feromone rilasciato dalle femmine i maschi vengono disorientati, facendo calare drasticamente il tasso di riproduzione e mantenendo la popolazione del fitofago al di sotto della soglia di danno.

Il feromone può essere distribuito in campo in vari modi:

  • Diffusori clip o stick: questi erogatori rilasciano il feromone attraverso la porosità del materiale di cui sono composti e regolando la diffusione a seconda della temperatura e delle correnti d’aria a cui sono esposti. Vengono posizionati manualmente in campo, prima dell’inizio del volo di prima generazione, nel numero di 200/500 unità per ettaro a seconda del prodotto e consentono la formazione di una nube molto diffusa, per cui l’eventuale malfunzionamento di qualche elemento non influisce negativamente sul controllo dell’insetto. Il rilascio è continuo, giorno e notte e determina la saturazione dei recettori dei maschi impedendogli di trovare le femmine per un periodo di 150/180 giorni in funzione del prodotto, garantendo la copertura per tutte e tre le generazioni di tignoletta (nord Italia). I diffusori possono essere in materiale plastico o biodegradabile.
  • Erogatori spray: il prodotto viene rilasciato nell’ambiente nelle ore di volo della tignoletta creando un punto di forte richiamo per i maschi che in questo modo si allontanano dalle femmine. La strategia richiede il posizionamento di 2/4 erogatori per ettaro sulla testa dei pali, orientando la diffusione verso l’interfilare, poiché il feromone può originare effetti fitotossici sulle foglie colpite. La posizione delle bombolette viene prestabilita da un programma che analizza la conformazione e la giacitura del vigneto e la presenza di venti dominanti che possono spostare la nuvola. L’installazione ed il recupero delle bombolette può essere guidata da apposite app in cui sono identificati i vigneti aziendali e la posizione degli erogatori. Il basso numero di elementi per ettaro riduce i costi di installazione, ma può limitare la difesa nel caso in cui uno degli elementi sia malfunzionante. Il funzionamento può essere verificato tramite un telecomando, ma la verifica dell’effettiva erogazione nelle ore serali e notturne è pressoché impossibile allo stato attuale.
  • Feromoni per atomizzatore: si tratta di un feromone da distribuire mediante atomizzatore che garantisce la copertura per 21/28 giorni in funzione del dosaggio. Per il corretto posizionamento è necessario monitorare il volo per identificarne l’inizio e la fine, in modo da garantire un numero di interventi utili a coprire tutto il periodo. Essendo miscelabile con altri fitofarmaci, nella maggior parte dei casi, può risultare estremamente economico e vantaggioso.

Il posizionamento degli erogatori dovrà essere effettuato in anticipo rispetto al primo volo del parassita bersaglio, così da limitarne la diffusione già a partire dalla generazione svernante.

Sui bordi degli appezzamenti è consigliata una maggiore densità di erogatori, per ovviare alla riduzione della copertura dovuta alle correnti d’aria e al lato scoperto.

Qui di seguito vi lasciamo il link di un nostro articolo precedente, in cui avevamo parlato nello specifico del prodotti per il controllo della Tignoletta della vite.

Ponendo a confronto la confusione sessuale con i classici interventi insetticidi possiamo identificare i seguenti pro e i contro:

  • Pro: copertura prolungata per tutta la stagione e ridotto impatto ambientale. Salvaguardia dei pronubi e degli altri insetti utili.
  • Contro: maggior costo (per i prodotti e la distribuzione) e maggiore richiesta gestionale per via della necessità di effettuare la distribuzione e la successiva rimozione degli erogatori.

Viste le restrizioni sempre più stringenti sull’utilizzo dei fitofarmaci, queste strategie saranno sempre più utilizzate, ma saranno comunque da affiancare ai monitoraggi, così da poter intervenire tempestivamente nel caso in cui la confusione sessuale non sia stata sufficiente